11 febbraio 2010

L’11 Febbraio 2010, 4 mesi dopo l’acquisizione da parte del Procuratore Saviotti del faldone delle vecchie indagini, e una settimana dopo la richiesta del sostituto procuratore al procuratore aggiunto, Amelio scrive a Macilenti e:

Chiede di eseguire l’allegato provvedimento di ritiro dei reperti in sequestro del procedimento presso l’ufficio corpi di reato.

Chiede di verificare se nel fascicolo del 1979 ci sia ancora il c.d. Dossier Verbano.

Chiede di verificare le attuali utenze telefoniche di alcuni fascisti dell’epoca e anche quella di Simona, che era stata arrestata con Verbano il 20 aprile del 1979.

Chiede di verificare se durante la detenzione a Regina Coeli ci fu un pestaggio ai danni di un estremista di destra e se c’è un collegamento con l’informatore di Verbano che, secondo alcune indiscrezioni giornalistiche dell’epoca, andò al cinema con Valerio due giorni prima del 22 febbraio 1980.

Chiede inoltre di acquisire i fascicoli sugli omicidi di Walter Rossi e Ivo Zini.

Chiede di acquisire foto degli estremisti di destra di quegli anni.

Chiede di svolgere qualsiasi atto a riscontro e di rispondere con dettagliata informativa1.

Di questo elenco di richieste, che come vedremo non porteranno a nulla di fatto, la cosa che sorprende è che Amelio chieda di verificare se il cosiddetto Dossier si trovi ancora nel fascicolo processuale dell’arresto di Verbano del 1979: ma Amelio fa finta di non sapere o davvero non sa nulla della storia, all’epoca nota e stranota, delle sparizioni del Dossier? Non si trova nel faldone del 1979 e neanche in quello del 1980 come ho già ampiamente documentato. Dove si trova? A questa domanda non abbiamo, a tutt’oggi nessuna risposta certa

  1. Tribunale di Roma, Procura della Repubblica, fasc. 6391/11, 11/15 febbraio 2011.

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